2. Amsterdam, in giro con Anna per Jordaan

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Anna è la nostra mamma-guida per visitare il quartiere Jordaan di Amsterdam con la piantina che ha disegnato per noi

JORDAAN
Deriverebbe il suo nome dai giardini interni ai cortili delle case degli operai che lo hanno abitato fino al XX sec. Fu costruito infatti per i lavoratori che con il loro lavoro di falegnameria, carpenteria, artigianato contribuirono all’espansione urbanistica della città. Le strade hanno nomi di fiori e di piante: Bloemenstraat: strada del fiore, Egelantiersgracht: canale della rosa canina, Palmstraat: strada della palma….non è romantico? Oggi in giro per le stradine del quartiere si vedono passeggiare anziani e giovani coppie che accompagnano i figli a scuola con una bakfiets, la caratteristica bici con cassone in cui vengono trasportati indifferentemente bambini, cani, borse della spesa o addirittura, come mi è capitato di vedere, una ingombrante poltrona. La zona è piena di locali alla moda e ristoranti trendy, caffè e musica non mancano mai tanto da avvicinarlo a quartieri come l’East End di Londra o il Quartier Latin di Parigi. Le stradine e i canali del Jordaan sono un susseguirsi di casette a tre piani, intonacate di bianco e piene di fiori alle finestre, piccoli negozi, gallerie d’arte, artigiani e boutique vintage. Dalle stradine si aprono delle piazzette con i locali ed il tutto rende il quartiere romantico e tranquillo. In alcune di queste case hanno abitato persone importanti per la storia e l’arte: al 184 di Rozengracht visse gli ultimi anni della sua vita Rembrandt mentre sul canale di Prinsengracht al numero 263 si può visitare la casa nelle cui soffitte visse Anna Frank con la sua famiglia dal 1942 al 1944, durante l’occupazione nazista dell’Olanda. Attualmente vi si trova un museo che mostra le stanze così come erano all’epoca, con la libreria che nascondeva l’accesso al nascondiglio e fuori, lungo il canale, c’è sempre una fila lunghissima di visitatori per cui, se volete visitarla, vi consiglio di prenotarvi online. Anzi, fino al 1° maggio 2018 si può accedere solo con biglietto online per lavori di ristrutturazione.
Camminando a nord di Rozengracht fino a Lindengracht 149 si può vedere un tipo di abitazione sociale molto particolare, si tratta di un complesso abitativo chiamato Suykerhofje. Oltre un muro di cinta che racchiude un giardino si trova una schiera di case unifamiliari costruite nella seconda metà del 1600 per volere di un benestante che nel suo testamento dispose per il ricovero lì di vedove con figli, che ne avessero avuto necessità. Negli anni divennero più genericamente abitazioni per anziani bisognosi di cure ed oggi sono invece deliziose oasi di tranquillità nel cuore di Amsterdam e solo nel Jordaan se ne possono visitare 25. Sono aperte al pubblico tutti i giorni tranne il sabato e la domenica e per accedere bisogna rispettare la quiete degli abitanti. Facciamo una pausa ristoratrice con una bella fetta di torta? I vostri piedi vi ringrazieranno. Ci troviamo a due isolati da Winkel 43, (Noordermarkt 43) il tempio della torta con le mele in puro stile nordeuropeo. Dimenticate per un’ora la dieta perché ne vale veramente la pena e poi, per allontanare i sensi di colpa, ricordatevi che state camminando da un bel po’ di tempo e c’è ancora tanto da vedere, perciò niente paura le calorie introdotte con la torta verranno facilmente smaltite … se non esagerate con i bis! Rimettiamoci in cammino perché oltre la strada c’è la Norderkerk, o chiesa settentrionale costruita nel 17° secolo per accogliere alle funzioni la popolazione meno abbiente del quartiere, in contrapposizione alla Westerkerk edificata poco più a sud e destinata alle classi medio borghesi della città. Intorno alla Norderkerk si svolge un mercatino delle pulci veramente affascinante. Scendendo verso Rozengracht, autentico spartiacque tra il nord e il sud del quartiere, si trova Westerkerk, di cui parlavamo prima, la “chiesa occidentale” la cui torre campanaria, con i suoi 85 mt è la più alta della città. Scrive Anna Frank nel suo diario che dai locali del sottotetto dove era rifugiata poteva sentire i rintocchi delle campane e vedere la parte più alta del campanile. Proprio di fronte alla chiesa c’è l’Homomonument, il primo monumento al mondo dedicato alle vittime di omofobia. Se volete assaggiare la vera cucina Dutch potete approfittare di questa passeggiata perché proprio dove ci stiamo dirigendo c’è Moeders (Rozengracht 251). Un piccolo ristorante sempre pieno di gente (sarebbe opportuno prenotare per essere sicuri di mangiare ad un orario decente) dove in un clima veramente casalingo si mangia circondati dalle foto di tante “madri” alle pareti, e sì il suo nome è proprio questo e se volete potete portare anche voi la vostra foto e vederla appesa la prossima volta che tornerete a mangiare qui.

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