L’assicurazione sanitaria in viaggio

217 foto 1 assicurazione

Da veterana mammadicervellinfuga, ogni volta che parto per andare a trovare i figli all’estero, mi assale il dubbio “e se mi ammalo mentre siamo lì?”, “e se inciampo e mi rompo qualcosa?”

Ecco quindi qualche piccolo consiglio.

Regola n. 1 – Quando programmate il viaggio controllate bene gli accordi internazionali sul sito del Ministero della Salute alla voce “Se parto per …”; basta selezionare il paese di destinazione e il motivo del viaggio e si riceveranno tutte le indicazioni utili.

Regola n. 2 – Se viaggiate in Europa portate sempre con voi la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (cioè quella che noi chiamiamo Tessera Sanitaria) che vi da diritto a ricevere subito le cure mediche da parte di strutture pubbliche. In poche parole, presentando la TEAM godete degli stessi diritti delle persone assicurate nel paese in cui siete in vacanza.
Se avete dimenticato la tessera o se non siete in grado di usarla (ad esempio perché vi rivolgete all’assistenza privata), avete comunque diritto alle cure, ma dovrete pagare subito e a chiedere il rimborso al vostro rientro.
In ogni caso, questi accordi europei valgono solo per le cure mediche non programmate (cioè quando ci si ammala improvvisamente); per le cure mediche programmate (cioè quando si va all’estero specificamente per ricevere cure mediche) è tutt’altra procedura che qui non interessa.

Regola n. 3 – Se viaggiate in paesi extraeuropei, come consigliato anche dal Ministero della Salute, sarete più tranquilli acquistando una polizza assicurativa.

Regola n. 4 – Una volta che avete individuato la compagnia assicurativa, scegliete sempre la polizza più completa, quella con massimali più elevati (certamente sarà la più cara).
Il mio consiglio: se avete meno di 66 anni, Worldnomads è la compagnia con cui mi sono trovata meglio; se avete tra i 67 ed 70 anni, vi consiglio Bupa Global; se avete oltre i 70 anni …. Beh, non ci sono ancora arrivata!

Se non volete impelagarvi con la ricerca di una polizza molto specifica, le compagnie aeree offrono sempre la possibilità di acquistare una polizza viaggio che include l’assicurazione sanitaria (per il mio ultimo viaggio ho fatto così: biglietto+polizza sul sito dell’Alitalia.)
Regola n. 5 – se avete acquistato una polizza, stampatene una copia e portatela con voi e non dimenticate di inviarne copia per email o fax a vostro figlio/a.

PS. proprio oggi il Venerdì di Repubblica a pag. 111 dedica un’articolo a questo argomento

4 pensieri su “L’assicurazione sanitaria in viaggio

  1. Anche io usavo World Nomads fino ai 65 anni. Ora trovo conveniente, facendo almeno un viaggio in USA e due – tre in inghilterra, un’unica assicurazione multiviaggio che dura un anno per un numero illimitato di viaggi che non superino il mese di durata. Me l’aveva proposta la American Express, la compagnia assicuratrice a cui era appoggiata (ACE) ma ha cambiato nome e ora si chiama CHUBB. Non mi ricordo il limite di età ma credo arrivi almeno a 70.

  2. Molto interessante. Io aggiungo la polizza all’acquisto del biglietto aereo ma sicuramente sarà più completa questa
    Premetto che si tratta sempre di Usa. Il paese dove vado

  3. Grazie mille per le info: quando andiamo là, a dotarci di un’assicurazione sanitaria per noi non abbiamo mai pensato. Però non ho capito bene: voi avete fatto un’assicurazione permanente o vi limitate a quella della compagnia aerea, insieme al volo?
    Di nuovo grazie

    1. la mia assicurazione si chiama Viaggia Protetto e copre tutti i viaggi che faccio in un anno, purchè il singolo viaggio non sia superiore a 30 giorni di durata. Costa 310 euro (può costare meno se uno sceglie un massimale inferiore) Perciò non faccio mai le assicurazioni del singolo viaggio proposte dalla compagnia aerea.
      Lamile

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *