Colpa o merito di una mamma?

Lettera di mamma Paola

Dovrei ormai averci fatto l’ abitudine… D’altra parte è anche un po’ colpa mia… o merito ?
Non sono mai stata chioccia e ho insegnato ai miei figli ad essere liberi nelle loro scelte, curiosi di altre civiltà e culture, cittadini del mondo… Anch’io avrei voluto fuggire da giovane ma allora non era necessario, se avevi una laurea era facile trovar lavoro ed andarsene significava dare un dolore ai propri genitori. Un cervello è già fuggito cinque anni fa, a Parigi, con la sua fidanzata storica oggi diventata moglie, sulla soglia dei 30 anni hanno prospettive di carriera e stipendi che permettono loro una vita senza preoccupazioni economiche.
Ora però tocca alla piccola, 24 anni non ancora compiuti. Ha lasciato il nido otto mesi fa per un master a Berlino. Bellissimo! A papà e mamma piace viaggiare e quest’anno abbiamo avuto occasione di esplorarla davvero a fondo. Il problema è che per completare il primo anno di master avrebbe dovuto fare uno stage. Ci chiese se poteva fare domanda in tutto il mondo e la nostra risposta naturalmente fu affermativa, escludendo solo zone con guerre in corso!
Il risultato è che domani parte per Kuala Lumpur direttamente da Berlino perché non ha neanche fatto a tempo a passare da casa a cambiarsi il guardaroba. Ma ci hanno pensato mamma e papà che le hanno portato la valigia con gli abiti estivi. Stamattina papà è tornato in Italia con due valigie stracolme di roba invernale. E mamma? Come faceva a lasciar partire la creatura da sola per la remota terra dei pirati della Malesia? Ancora deve trovar casa, lunedì già l’aspettano al lavoro… Solo una settimana, giusto per vederla sistemata! Ho dovuto vincere un po’ di resistenza ma alla fine credo sia contenta anche lei… Che cosa avreste fatto al mio posto?

Paola

4 pensieri su “Colpa o merito di una mamma?

  1. Nessun dubbio Paola, sarei partita anch’io!
    Raggiungere (o accompagnare, come nel tuo caso) i figli in giro per il mondo è anche un’ottima scusa per vedere posti dove altrimenti non avremmo mai pensato di andare. Non trovi?
    Io l’ho fatto tre anni fa. Sono andata a trovare mio figlio a Buenos Aires dove stava soggiornando (viistando anche i paesi sudamericani più vicini) per una sorta di anno sabbatico.
    Ho trascorso 18 giorni stupendi scoprendo realtà a me ancora molto care. Stringendo amicizie che oggi mantengo via email.
    In bocca al lupo a te e ai tuoi cervelliinfuga.
    Evelina

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