Come viaggiare con i nipotini

Ricevuto da Donatella

Sono stata alla presentazione di un libro, una guida per viaggiare con bambini e, mentre ascoltavo le parole piene di esempi e suggerimenti delle due relatrici, mi sono chiesta se io, come nonna, sarei in grado di andare in giro per il mondo con i miei nipotini.

Non mi è mai capitato e sinceramente non so se potrà accadere… ma mai dire mai!

Le mie uniche esperienze si riferiscono ad alcuni spostamenti in treno ed in auto di durata media, ma anche in questi casi ci vuole qualche attenzione e buona fantasia.

In auto:

la raccomandazione più importante è quella di munirsi SEMPRE dell’apposito seggiolino adatto al peso del nostro piccolo passeggero, che deve essere agganciato per bene, anche solo per fare pochi chilometri. Quante volte ho visto nonne (non solo) sedute dietro a proteggere un bambino… tanto il tratto di strada è corto…  Io ho posizionato il mio in modo da riuscire a vedere dallo specchietto i movimenti del viaggiatore sul sedile posteriore. Non mi dilungo su normative o altro… ci sono siti appositi.

Uno dei miei due nipotini  soffre un po’ il mal di auto, a volte anche se il tragitto è breve, quindi si cerca ancora di più di porre attenzione al modo di guidare e di concentrare il suo interesse su quello che vediamo, basta uno spunto qualsiasi per dare inizio a spiegazioni ed inventare storie. Poi i cari vecchi giochi del tipo contiamo tutte le auto di uno stesso colore sono sempre validi… ora con il grande arriviamo a distinguere marche e modelli.

Una volta ci siamo anche divertiti ad impostare il navigatore e a commentare la voce femminile, che lui ha battezzato Marta…

Scarichiamo su un cd o una chiavetta usb le loro canzoni preferite… da cantare insieme!

Poi speriamo che si addormenti… tanto succederà nel momento in cui abbiamo previsto una sosta se non addirittura all’arrivo a destinazione.

In treno:

Se proprio non abbiamo la sfortuna di salire su un vagone tutto occupato, la possibilità di movimento aiuta a rendere meno stancante il viaggio. Anche qui il guardare fuori dal finestrino può dare la possibilità di inventare storie, basta far diventare qualunque costruzione “strana” che si incontra un castello o una fortezza di guerrieri, draghi… (i miei nipoti sono maschi… principi e principesse sono “cose da femmine”).

Poi ci sono libretti da leggere e colorare, stickers da appiccicare, ovunque anche sul sedile e sul vetro, ma tanto non si fanno danni.

Non scrivo di giochi su tablet e cellulari… quando siamo con i  nostri nipotini godiamoceli… Tiriamo fuori il meglio della nostra inventiva per cercare di non farci ripetere “nonni siamo arrivati?… ma quanto manca?”

Io cerco sempre di avere in auto a portata di mano (eventualmente se sono sola mi fermo!!!) acqua, un pacchetto di crackers, salviette e fazzolettini che porto anche in borsa nel caso di viaggi in treno.

Vorrei aggiungere di cercare di non essere nonni apprensivi e super protettivi,  conserviamo le solite abitudini quotidiane dei nostri piccoli viaggiatori, che si devono divertire con noi e non fare esercizio di “togli e metti cappello, sciarpa e felpa”.

In caso di viaggi “più importanti” credo proprio che prenderei spunti da quel libro che vi ho citato all’inizio.

Donatella