È di nuovo Natale

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A casa mia, i preparativi al Natale iniziano intorno al 25 agosto, quando trapelano le prime indiscrezioni sui programmi futuri dei due cervelli in fuga della famiglia.

Quest’anno tornano per Natale? Sì
Quando arrivano? Non si sa
Restano per Capodanno? Non restano mai
Tornano entrambi? Non si sa

Le domande sono tante e le risposte sono vaghe ma tanto basta perché la famiglia inizi ad organizzare, mesi e mesi prima, il ritorno dei due expat. I regali si iniziano ad accumulare in un angolo già da fine ottobre, i cibi preferiti dagli emigrati vengono cucinati e surgelati in attesa del fero pasto, quando, tornati da un viaggio estenuante di 8 ore, vorranno solo affondare la faccia nella parmigiana di melanzane.

Passano i mesi, le telefonate su Skype e i messaggi su Whatsapp si concludono con “ci vediamo a Natale!” e arriva dicembre! La tensione in famiglia è palpabile, ci si prepara a 10 giorni di fuoco in cui si condenseranno mancanze, gioie, speranze e malinconie.

Quando gli expat arrivano, è tutto pronto: i regali sono fatti, il frigorifero è pieno di cibo, il freezer non ha più spazio. Ebbene sì, perché per ogni pietanza, l’expat ne prenderà una doppia (a volte tripla) razione per sopperire alle mancanze culinarie che ha dovuto sopportare all’estero. E poi si è fatto arrivare il panettone da Milano perché quando ti ricapita di poterlo mangiare dall’altra parte del mondo?

La vita in casa diventa frenetica, amici e parenti arrivano ad ogni ora del giorno. Nelle migliori delle ipotesi restano a pranzo o a cena, nelle peggiori, vogliono portare gli expat a provare un nuovo ristorante, scatenando così le ire della mamma che invece vorrebbe i figli tutti per sé.

E se l’expat è “obbligato” ad uscire, ecco che il papà – tenuto rigorosamente a dieta tutto l’anno – è ben felice di mangiare tutte le porzioni in più del succulento bottino culinario.

A Natale, per una volta, siamo tutti di nuovo nella stessa stanza.

A casa mia, i preparativi al Natale iniziano intorno al 25 agosto, quando trapelano le prime indiscrezioni sui programmi futuri dei due cervelli in fuga della famiglia.

Quest’anno tornano per Natale? No
Ah. Allora sarà per l’anno prossimo.

5 pensieri su “È di nuovo Natale

  1. Dopo tre anni ho fatto di nuovo l’albero di Natale, Luca è tornato a casa. Senza di lui niente albero, niente luci, niente addobbi. Solo con lui fra noi quest’anno è stata festa!!!❤️

  2. Quest’anno mia figlia non rientra. Va a casa del ragazzo che studia con lei a Vancouver ma è di Singapore… mi aspettano serate di videochiamate ma va bene così… a maggio andrò io a trovarla in Canada… l’anno prossimo verrà lei!

  3. Nostra figlia ha ancora venti anni e troppi legami vivi ancora a casa; torna sempre a Natale … ma chissà forse arriverà il giorno in cui dovremo andare noi.

  4. Quest’anno vengono per Natale? No… e allora andiamo noi… con il nostro container di tutto quello che avremmo fatto qui….

  5. Anche qui stessa tempistica e stessi riti. E quando quel suono di campanello attorno al 20 dicembre apre le feste su apre anche il cuore: almeno per 10 giorni tutto sarà come prima, come sempre, come vogliono due cuori non distati ma solo riprogrammati a vivere in modo diverso un amore che non riconosce distanze o fusi orari. Sono cuori graffiati che per 10 giorni smettono di usare cerotti e disinfettanti.

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