4. Londra, passeggiare con Anna a Islington

Islington

Anna è la nostra mamma-guida per passeggiare nel quartiere di Islington con la piantina che ha disegnato per noi

Nonostante sia ottobre inoltrato l’aria di Londra è tiepida e la giornata è rischiarata dal sole, quindi faccio una bella colazione ed esco di casa per andare alla scoperta di Islington, vecchio quartiere che come tanti altri è stato ristrutturato con appartamenti molto eleganti, tanto che svariati scrittori ed artisti hanno abitato ed abitano qui: l’autore de La fattoria degli animali George Orwell, Nick Hornby scrittore e grande tifoso dell’Arsenal che, non a caso, ha il suo stadio in questa zona. Al 12 di Camden Passage si trova Annie Moss’s Shop, un fantastico negozio vintage, famoso per aver fornito gli abiti agli attori della serie TV anni ’80 “Brideshead Revisited”, tratta da un romanzo di Evelyn Waugh, altro famoso abitante del quartiere. Aveva casa qui anche Tony Blair prima di trasferirsi a Downing Street ed ora ci abita il suo successore di partito Jeremy Corbyn. Upper Street è l’arteria principale del quartiere, un bel viale alberato ai cui lati si trovano negozi di design, gallerie d’arte, cafè, negozi di antiquariato, moltissimi ristoranti e numerose agenzie immobiliari a riprova che il mercato qui è fiorente e in continua espansione. E’ diventato un po’ come Trastevere a Roma nell’aspetto e nello spirito, per chi la conosce. L’insieme è molto colorito e le strade sono movimentate e piene di gente, piacevoli sono le vie laterali del quartiere, alcune anche pedonali per passeggiare comodamente senza dover badare al traffico. Faccio una piccola deviazione sulla destra dove si apre Cross Street, cerco il numero civico 40 perché so che c’è un murales di Bamby, nota street artist londinese, che ha intitolato “Lie, lie land” parafrasando il recente film. C’è Theresa May che balla con Trump a ritmo di swing mentre sulle loro teste campeggia il titolo “il paese delle bugie”. Continuando a salire da Canonbury Lane arrivo sulla piazza dove si trova la Galleria d’arte Estorick che conserva una nutrita collezione di arte moderna italiana, ed è l’unica di tutto il Regno Unito. Fu fondata dal sociologo e scrittore americano Erik Estorick e sua moglie. Raccoglie principalmente opere futuriste di Giacomo Balla, Ardengo Soffici, Umberto Boccioni, Mario Sironi, Gino Severini insieme ad esponenti dell’arte figurativa come Amedeo Modigliani e tanti altri artisti; una visita è d’obbligo e potete entrare gratuitamente se avete la London Pass. All’interno del cortile c’è un delizioso cafè dove potrete godervi una pausa in una giornata di sole.

Ritorno verso Angel e qui, nel cuore del quartiere posso scegliere tra una quantità di localini dove fermarmi a mangiare. Il posto più famoso è il raffinato Ottolenghi (287, Upper Street). Nonostante il nome sembri italiano si tratta di un cuoco israeliano, che ha introdotto il “social eating” nella ristorazione. In pratica nel suo locale, peraltro abbastanza piccolo e forse per questo, ci sono dei tavoloni dove si mangia insieme ad altre persone , ma pare che il suo brunch sia veramente da assaggiare. Essendo così conosciuto fuori c’è una bella fila di gente in attesa e io adesso non ho voglia di perdere tempo, magari ci tornerò con calma per una cena. Trovo invece su Internet (santo google!) un posto che si chiama “La petite auberge” (283, Upper st.) e tento la fortuna con la cucina francese. Scelgo dal menu’ un croque-monsieur con patatine fritte, senza infamia e senza lode come si dice. Il locale non è granchè ma il cibo è nella media inglese, i prezzi onesti, il personale gentile e veloce anche se quando chiedo al cameriere che tipo di formaggio ci sia sul mio toast: brie o camembert, lui mi risponde: it’s cheese!, tutto meravigliato che io voglia sapere esattamente di che formaggio si tratti. Non mi sembrava una domanda tanto sconclusionata, ma … tant’è forse per lui lo era.

Se nel vostro soggiorno londinese siete ospiti di qualcuno, anche solo dei vostri figli e relativi partner, e volete lasciare un pensierino in più potete fare un salto al n. 106/A di Upper Street e comprare dei buoni prodotti italiani per la bellezza e l’igiene del corpo.

Direi che per oggi ho camminato abbastanza , mi dirigo verso la tube dove trovo la Northern Line che mi riporterà a casa. La stazione è quella di Angel conosciuta per essere la più profonda di tutta la metropolitana cittadina, pensate che bisogna scendere per 318 gradini… ma per fortuna con le scale mobili!

4 pensieri su “4. Londra, passeggiare con Anna a Islington

  1. Mangiare da Ottolenghi è gradevolissimo, quando sono a Londra (due figlie che vivono proprio a Islington) è per me una tappa obbligata.

  2. Grazie Anna della bella guida personalizzata! Io ero già stata a Islington per visitare la Estorick Collection dove avevo visto una bella mostra di Pirandello (figlio di Luigi), ma molte cose del quartiere mi sono sfuggite (il negozio vintage in particolare). Ci tornerò alla prossima occasione coi tuoi consigli. Io ho una figlia là e vado a Londra 2 volte l’anno mediamente. Comunque anche alla caffetteria della Estorick si mangia bene.

  3. Davvero interessante, sono venuta a Londra con mia figlia che si sta trasferendo a Londra per motivi di lavoro ed ho visitato un po’ di fretta le strade e i monumenti più rinomati, ma la tua descrizione mi ha affascinato e spero anch’io di visitare quei luoghi, grazie saluti.

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