Dalle “sostituzioni” al contratto a tempo indeterminato

Lettera di mamma Luisa

Elena e’ ormai da  quasi 5 anni a Londra dove lavora in ospedale come infermiera.
Purtroppo in Italia la stuazione la conosciamo tutti; infatti Elena ha sempre lavorato ma solo contratti di sostituzione maternità o malattia e sempre a tempo determinato…Arrivata a Londra dopo solo 15 giorni di lavoro in un ospedale importante situato a sud della città ottiene un contratto di lavoro a tempo indeterminato! Per noi genitori non è certo facile ma sempre con il sorriso e la gioia di vederli realizzati ….Nel fondo del nostro cuore la tristezza per la lontananza compensati però dalle loro gioie e dai loro successi.
Partecipiamo con Skype (in parte) alla loro vita. I figli non se ne vanno per restare … i cervelli sono liberi e vanno e vengono.
In Italia rispetto al resto dell’Europa si investe poco sui giovani che vanno all’estero per arricchirsi di esperienza.
Il tempo passa e io sento Elena serena e vederla così sicura di sè stessa, così intraprendente e così forte mi riempie il cuore!
Sono molto orgogliosa di Elena per la sua determinazione nel seguire e ottenere ciò che vuole dal punto di vista lavorativo e il suo coraggio dimostrato in diverse circostanze.
Sta seminando tanto e le auguro un proficuo raccolto!

Luisa

Un pensiero su “Dalle “sostituzioni” al contratto a tempo indeterminato

  1. Rose rosse a Elena, per i suoi risultati e la capacità di gestirsi a Londra, costosa e intensa città. I nostri giovani, un po’ tutti figli nostri.
    A Luisa un pensiero affettuoso,

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