Mi sono fatta il punto di non abbrutirmi (imbruttirmi?) in questo periodo di reclusione in casa e ho iniziato con il truccarmi ogni mattina, proprio come se dovessi uscire e incontrare amici, colleghi, persone…
Dopo tre giorni ho realizzato che il trucco non era sufficiente per sentirmi a mio agio, anche solo con me stessa. E ho iniziato a fare l’elenco di tutto ciò di cui ho bisogno e che mi manca o di tutto ciò di cui potrei fare a meno.
• Capelli: ok, ce la posso fare e ringrazio il cielo di avere deciso – due anni fa – di lasciarli crescere naturel (leggi bianchi); il taglio lo rimanderò a tempi migliori.
• Mani e piedi: anche qui ce la posso fare ma solo con tagliaunghie, limetta, crema per le cuticole. Con lo smalto proprio non ci siamo… mi manca la mia amica che in momenti di emergenza veniva a casa a stendere lo smalto. Potremmo incontrarci al parco? No, sarebbe un contatto troppo ravvicinato!
• Depilazione: vada per baffetti e sopracciglia con l’aiuto degli occhiali, vada anche con la crema per le ascelle; per le gambe mi consolo pensando che la primavera sta arrivando solo sul calendario e che l’estate è lontana… Non saranno gambe perfette ma, tra strisce a freddo e un vecchio strappa-peli, potrei perfino indossare un vestito e calze trasparenti per andare… a fare la spesa.
• Pulizia del viso: magari avessi comprato quel vaporizzatore… pazienza mi arrangerò con creme, fluidi, spazzolini rotanti e quelle meravigliose maschere coreane di cui ho fatto scorta nell’ultimo viaggio in US.
• Scrub e idratazione corpo: qui sono maestra, ho tutto ed è un’abitudine quotidiana.
Oddio, mio marito! Tra qualche giorno mi chiederà di tagliargli i capelli e vabbe’ che è un po’ pelato ma…
PS. date fondo a quella scorta di campioni e campioncini che avete “collezionato” da hotel e compagnie aeree perché presto ricominceremo a viaggiare 