I figli all’estero arricchiscono le nostre vite – 1. Tecnologie

Lettera di mamma Angie

Noi mamme di cervelli in fuga possiamo proprio dirlo: i nostri figli “li abbiamo messi al mondo”. Con nostro grande rammarico, sono andati portando e raccogliendo sapere, la loro è una vita ricca.
Nei momenti di maggiore malinconia, nella speranza forse di trovare un po’ di consolazione, mi sono chiesta quanto anch’io sia stata arricchita e non solo condizionata dalla sua esperienza.
Mi sono venute in mente tante cose, ho pensato a molti aspetti positivi da condividere con voi affinchè il nostro confronto non sia solo “un muro del pianto” ma sia uno spunto per pensare alle opportunità che indirettamente ci hanno dato i nostri ragazzi, arricchendo così anche le nostre vite.
In diverse situazioni ho potuto notare la soddisfazione di mio figlio quando vede che la sua scelta ha migliorato, in un certo senso, la nostra vita e non è per noi solo motivo di sofferenza.
Io, ad esempio, devo riconoscere che questa situazione mi ha spinto a superare molti dei miei limiti.

Per prima cosa metterei l’uso delle tecnologie. Benedette tecnologie!!! Detto da chi non le ha mai amate ma poi ha imparato ad usarle riuscendo ad essere presente nella quotidianeità di mio figlio, lontano da casa da dieci anni di cui gli ultimi due in Australia.

Mi sono ritrovata sul PC a scannerizzare, fotocopiare, inviare documenti necessari in tempi brevi, facendo da ponte fra lui e diverse destinazioni.

L’home banking, dopo anni di bonifici regolari, ora è sempre pronto in caso di difficoltà economiche, portandogli l’unico aiuto concreto che possiamo dargli.

Con Skype abbiamo visto la sua gioia per i traguardi raggiunti ed abbiamo esultato insieme ma abbiamo anche virtualmente asciugato le sue lacrime nei momenti più difficili.
Virtualmente abbiamo spento le candeline di tanti compleanni.
Grazie a Skype sono entrata nella sua casa, nella sua cucina per insegnargli a cucinare le mie ricette. Abbiamo anche pranzato insieme: lui coi piatti sulla scrivania nella pausa pranzo, e noi col piatto sulle ginocchia davanti allo schermo.

WhtsApp è la cosa sicuramente più facile da usare, ce l’hanno tutti, per noi però è molto più importante, oserei dire che è quasi un cordone ombelicale: quando si è molto lontani e per tanto tempo, anche un messaggio per una battuta, una curiosità, un consiglio o una telefonata  inaspettata accorciano le distanze, mantengono più vivi i legami.

Nessuna tecnologia sostituirà mai gli abbracci e i baci persi, ma noi mamme impareremo sempre il modo per esserci.

Angie

6 pensieri su “I figli all’estero arricchiscono le nostre vite – 1. Tecnologie

  1. Grazie per questo contributo Angi, mi ritrovo anche io in tutto quello che hai detto. Quando leggo di voi mamme mi sento meno sola. Il mio secondogenito e’ da due anni in Olanda e, se non fosse stato per lui, forse non avrei mai preso un aereo e conosciuto il paese che lo ospita.
    Si mi sento piu’ ricca.

  2. Cara Ornella, sono contenta di sentire che anche tu riesci a vedere questa nostra esperienza sotto un aspetto positivo, senza nulla togliere al grande dispiacere di perderci tanta vita insieme ai nostri figli.
    Ho iniziato con un argomento, ma altri ne seguiranno.
    Grazie, Angie

  3. Mi rendo conto anch’io che per coprire questa lontananza dai nostri figli usiamo di più tutte le tecnologie che questi tempi moderni ci mettono a disposizione ma cara Angie, meglio x me tacere perchè la cosa non mi è di molta consolazione. Mi ha fatto bene comunque leggere la tua lettera. Un abbraccio

  4. Angie, sono completamente d’accordo con te…hai esplicitato il mio sentire e la mia esperienza meglio di quanto avrei saputo fare io. Grazie!

  5. grazie Angie! mi ritrovo in tutto quello che dici. Aggiungo un elemento alla riflessione: mi sento più ricca e più consapevole anche culturalmente. Ho imparato a conoscere meglio le realtà sociali, politiche, culturali in cui le mie due Expat Europee vivono. Grazie a loro ho anche rivisto i miei pregiudizi ed ho imparato ad apprezzare ciò che di bello e funzionale c’è in Italia. Troppo spesso tendiamo ad essere esterofili e a non valorizzare il nostro paese. Grazie ai nostri figli stiamo imparando a conoscere meglio e valorizzare quello che abbiamo qui.

Rispondi a Silva Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *