Il ragazzo con la bicicletta

Lettera di mamma Annarita

Scrivo dalle Marche e precisamente da Fabriano, città famosa nel mondo per la carta e, soprattutto, per la filigrana. Motore economico ed industriale delle Marche fino alla crisi del 2008. Oggi ancora in grave stato di recessione economica.
Tutto è iniziato alla fine del 2015 quando mio figlio non ha visto rinnovato il contratto che aveva con una importante azienda che coniugava mirabilmente la sua passione per la bicicletta con il lavoro.
Il primo semestre del 2016 lo ha visto impegnato con l’insegnamento nella scuola, nel perfezionare il suo inglese presso una scuola di lingue e, contemporaneamente, “errante” per tutto il centro nord Italia per sostenere colloqui di lavoro (circa n. 50). A seguito di tali colloqui, le offerte ricevute sono state poche ed inaccettabili e per nulla pertinenti rispetto alle competenze acquisite e consolidate sul campo.
Tale esperienza gli ha fatto maturare la convinzione di cercare lavoro non più in Italia ma in Uk e precisamente a Londra.
Dalla scrivania di casa ha organizzato la sua partenza prenotando il volo, cercando un appartamento, stipulando il relativo contratto di affitto e prendendo accordi per il suo arrivo e relativa consegna delle chiavi.
E’ partito, da solo, con un biglietto di sola andata.
Tempo una settimana, ha ricevuto un offerta di lavoro da un’azienda, che aveva già individuato dall’Italia, e ha subito iniziato a lavorare.
Il lavoro ottenuto gli ha consentito di avere sempre un’assoluta autonomia economica. Dopo un mese dalla sua partenza gli abbiamo spedito la sua bicicletta da corsa che, riportando una sua espressione, lo ha fatto “sentire totalmente a casa”.
Veniamo ad oggi: in questo momento, per sua scelta ha cambiato azienda e ha cambiato casa: ora condivide un appartamento con la sua ragazza, anche lei italiana, conosciuta nella prima azienda dove entrambi lavoravano (anche lei per sua scelta ha cambiato azienda).
Considerato il costo dell’affitto, non proprio basso, hanno/abbiamo deciso di acquistare un appartamento che consentirà loro di mettere su famiglia.
Se verranno dei bambini, presumibilmente, cresceranno in territorio inglese ed io dovrò fare la nonna a Londra (speriamo in quota 100…).
Lui continua ad andare in bicicletta, il sabato e la domenica, anche se non è più competitivo come prima (è stato campione italiano e vice campione italiano per due anni consecutivi in un circuito di gare amatoriali) anche perché il territorio (non ci sono salite) e l’alimentazione non aiutano…

Annarita

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