La contaminazione irreversibile

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Quando sbaglia i verbi in italiano.

La lingua italiana è complessa: noi e gli insegnanti abbiamo impiegato tempo, pazienza e costanza affinché i nostri figli imparassero ad usare correttamente grammatica e sintassi. E poi, un giorno, mentre stai amabilmente conversando del più e del meno con il tuo expat, ecco che un “se potrei scegliere…” esce dalla sua bocca senza che lui/lei si accorga all’istante del tragico errore.

Oddio! Eppure, a scuola aveva 9 in italiano, come è possibile che si sia ridotto così???

Ho cercato spiegazioni on line: il lungo soggiorno all’estero finisce per comportare non solo la perdita di naturalezza e spontaneità nell’uso della lingua madre ma anche, più in generale, un allentarsi dei contatti con la cultura di origine.

Il dado è tratto: la contaminazione è irreversibile.

 

(Per chi vuole divertirsi, suggerisco le Regole di Umberto Eco per parlare bene in italiano )

2 pensieri su “La contaminazione irreversibile

  1. IO SPEZZO UNA LANCIA (ANZI DUE) A FAVORE DELL’ EXPAT E DEL SUO…
    “SE POTREI”

    L’abitudine, ormai radicata negli anni, a “capovolgere il bicchiere” mi fa schierare con forza e determinazione dalla parte dell’expat e della sua svista grammaticale alla luce di quanto segue :

    1) la lingua italiana è, per antonomasia, una delle lingue più difficili et articolate , basta pensare agli innumerevoli errori che persino noi “nati cresciuti e pasciuti” in Italia facciamo ogni giorno ; io stessa leggendo le Regole di Umberto Eco ho esclamato : Ohibò, eppur ero certa di essere nel giusto !

    2) l’acquisizione di diverse modalità di espressione e di azione può ingenerare momenti di confusione , accavallamenti/svarioni linguistici e non, da interpretare, a mio parere, dando un’accezione positiva al termine contaminazione. L’incontro tra culture diverse inizialmente può generare addirittura uno scontro , ciò che per la nostra cultura è giusto da un’altra parte del mondo è errato..ma.. ci si deve adattare alle regole del nuovo paese se si vuole sopravvivere et integrarsi anche se ciò può tradursi in una sorta di “reset” ..è il nostro cervello che accantona il passato per far posto alle necessità del presente immediato ; di qui un percorso linguistico et operativo un pò incerto, di adattamento..dove si è concentrati sul nuovo (da imparare ) e non sul vecchio (già consolidato).
    Più che di contaminazione io parlerei di una transizione propedeutica ad una fusione , non appena il cervello avrà “fatto sua”, nel linguaggio e nell’azione, la nuova cultura.. ecco che si riaprono i cassetti della memoria e la cultura originaria si fonde con la nuova pur mantenendo entrambe la loro peculiare identità . Ovvio che, non essendo un processo chimico, tale fusione è sempre in divenire .

    Questo per me non è allontanamento dalla cultura originaria ma integrazione et arricchimento culturale.. e i ragazzi, abituati più di noi a girare il mondo, son perfettamente in grado di far coesistere una, due, più culture “succhiando” , come le api dai fiori, il nettare di ciascuna che, amalgamato, andrà a costituire la loro cultura di cittadini “del mondo” .
    Certamente una cultura così ampia non può essere esente da “scivoloni”, indi, caro expat, il tuo svarione per me è sinonimo che il tuo cervello sta “ immagazzinando” , o già lo ha fatto, una nuova cultura, ora sei più ricco e poco importa se a volte sbagli , meglio sbagliare per eccesso ( di cultura) che per difetto !

    PS allegro ma non troppo

    Un giorno mio figlio mi ha detto : Sei provinciale e si vede che non hai girato il mondo, ogni tua parola, ogni tuo gesto riflettono la tua italianità.. mai messa a confronto con altro.. solo il confronto può farci avvicinare alla verità, se mai essa esista per davvero.

    Mia risposta : Ehi, ho impiegato 50 anni a costruirmi delle certezze, vuoi vedere che ora arrivi tu e mi fai crollare il castello ? Sarà pur vero che ti ho insegnato a guardare “oltre” ma non pensavo di dover subire “l’effetto boomerang” .. Ti prego, abbi pietà e “famme campà “ (sic fammi vivere ) !

    Subito dopo, però, ho capito che dovevo aggiornarmi , stare al passo con i tempi (sic con i miei figli). Della serie.. gli esami non finiscono mai ! Che stress .. aiuto !

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