Nuove fragilità, nuove distanze

Lettera di mamma Angie

Quando devo star ferma i miei pensieri galoppano.
Per me questo è uno di quei momenti.
Sento e vedo come tutti ci troviamo a riconsiderare il corpo, la sua fragilità, il rispetto per il nostro e quello degli altri. E’ naturale siamo minacciati e per salvaguardarci siamo costretti a sacrificare la nostra socialità. Facciamo fatica a trattenere quei gesti che fanno parte delle relazioni affettive e convenzionali, ci rendiamo conto di quanto siano importanti e di quanto ne abbiamo bisogno.
Noi mamme di cervelli in fuga ne sappiamo qualcosa della sofferenza della lontananza, della difficoltà ad incontrarsi, dell’impossibilità di vedersi per toccarsi e abbracciarsi, di stare insieme e condividere la vita quotidiana.
Il Coronavirus ce la sta purtroppo facendo condividere con molte altre persone. Più di altri siamo abituate ad affrontare lunghi periodi di distacco e di incertezze, noi li viviamo ogni giorno, sfortunatamente molti li sperimentano adesso.
Tante di noi avranno dovuto rinunciare a rivedere i propri figli, magari dopo mesi di attesa, tutto sospeso, senza possibilità di riprogrammare gli incontri che sono le nostre boccate d’aria.
Il virus ci ha allontanati ancora di più ed è cresciuta la preoccupazione per la loro e la nostra salute.
E’ stato commovente sentire di situazioni da noi tutte già vissute, lauree e momenti importanti condivisi attraverso uno schermo pur di poter partecipare alla gioia dei propri figli. Capisco benissimo il grande dispiacere di non essere presente alla nascita di un nipotino, toccherà anche a me, e non per colpa di un virus.
Quanti capiranno quali sono i veri nemici, quelli più pericolosi per tutti? Si renderanno che questo virus non conosce confini, razze, ideologie, sta mettendo in crisi anche paesi in cui non può entrare neanche un chicco di riso.
Speriamo passi presto, e auguriamoci che chi di dovere pensi di più ai nostri cervelli in fuga, se li è lasciati scappare, ma ora li vorrebbe vedere tornare perchè servirebbero davvero qui!
Buona salute a tutti

Angie

5 pensieri su “Nuove fragilità, nuove distanze

  1. Grazie Angie per la tua lettera.
    Speriamo che questo incubo finisca al piu presto e poter riabbracciare i nostri figli.
    grazie saluti.

  2. Ci vuole davvero tanta forza, speranza e positività per affrontare le distanze che questo virus ha ancora di più allungato. Spesso però mi prende un’ansia ingovernabile quando ad un “Come va?” non c’è risposta immediata (anche tenuto conto del fuso orario) e allora cominci a pensare cosa può essere successo e ti chiedi perché non risponda e, mentre ti tormenti, arriva il messaggio: scusa ero in bagno! E tutto si risolve!

    1. Mi sono iscritta stasera al blog, vi ho trovato sfogliando il web ed è stato una delle cose più belle che è mi siano capitate in settimana. Coincido con ogni parole, io sento ora le lamentele quotidiane di conoscenze e amiche che per me sono quotidiane da quando mia figlia e mio genero sono a New York ma prima erano in Argentina perciò per me la distanza è routine. In questi giorni siamo sempre con le videochiamate ma mi mancava uno spazio condiviso con altre famiglie che possano avvertire e capire sentimenti e pensieri. Grazie!

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