Odio Tokyo

Lettera di mamma Costanza
Da più di 2 anni mia figlia , che ha 28 anni, vive a Tokyo per lavoro e ora anche per amore (purtroppo) e non riesco a rassegnarmi al fatto che sia così lontana, anzi la sofferenza e la malinconia vanno sempre più acuendosi. Il fatto di non poter provvedere a lei, di non poterla proteggere e raggiungere in poco tempo se mai ce ne fosse bisogno, mi fa vivere in un continuo stato di paranoia e depressione.
Nello stesso tempo sono anche orgogliosa per la scelta coraggiosa e per ciò che ha ottenuto ma ritengo che, seppur egoisticamente, lo riconosco, il costo della separazione sia troppo alto e per me alquanto problematico.
Che fare? Convincerla ad avvicinarsi? Fare più spesso 15 ore di viaggio per andarla a trovare per poi passare tutto il viaggio di ritorno tra le lacrime pensando a quando potrò riabbracciarla? Aiuto!
Costanza

6 pensieri su “Odio Tokyo

  1. Sono nella tua stessa situazione, sono separata ed anch’io ho iniziato ad odiare San Francisco. Sono 5 anni che mio figlio lavora lì e malgrado la consapevolezza di aver cresciuto un figlio libero di volare nel mondo, l’amarezza di non riuscire a vederlo che una o due volte l’anno è tanta. E devo dire che anche lui, passati gli entusiasmi per un nuovo lavoro, una terra meravigliosa da scoprire ed una cultura diversa dalla nostra, ora si trova in quella terra di mezzo in cui ti rendi conto che gli affetti più importanti sono lontani ma comunque il tuo paese non può offrirti nulla.
    All’inizio non è stato così, ero felice per lui e per i suoi successi, ma ora devo dire che una celata tristezza ha preso il sopravvento. Forse perché non lo vedo completamente soddisfatto o perché la speranza che riesca ad avvicinarsi diventa sempre più remota, non so. Comunque sia, i figli non sono una nostra proprietà, è la loro vita, hanno il diritto di farne quel che vogliono. A noi resta la soddisfazione di averli educati nel migliore dei modi visto che sono in gamba, intelligenti, capaci…e se il nostro paese non è in grado di trattenerli, significa che forse è meglio se un loro futuro se lo creino altrove.

  2. Anch’io ho sofferto tanto per la partenza dei miei due figli Valeria e Federico, ma ora, sapendolo felici, la loro serenità è anche la mia. Vedrà, cara mamma Costanza, che con il tempo anche lei accetterà questa nuova situazione con tranquillità!

  3. Cara mamma Costanza, io ti capisco bene perché ne ho 2 di figli all’estero! DENIS che vive a Bangkok (Thailandia) e Francesco che vive a S.Paolo (Brasile). Io ho sofferto molto la separazione così prematura ma io e mio marito li abbiamo sempre appoggiati perché NOI siamo l’arco che tende la freccia (i nostri figli) e questa poesia di Ghibran mi ha molto confortato e le consiglio di concentrarsi su cosa ha guadagnato su questo nuovo stile di vita senza i figli, che possiamo sempre arricchirlo, non su quelli che ha perso ,perché la vita è sempre in evoluzione e trasformazione…

    1. Cara Costanza, ognuno di noi può sopportare una quantità di peso e dolore che è drammaticamente diversa per ciascuno. Giocano tanti fattori nel reggere la lontananza: io sono ancora fortunata perché mia figlia è a Londra, vicino dunque. Però ti capisco benissimo: di fronte a certi suoi richiami che l’avrebbero forse attirata verso il Messico (mai manifestati con determinazione e progetti di lavoro reali, però), io l’ho pregata di restare in Europa. È la mia unica figlia, mio marito è morto quando lei era piccola, la mia vita si è spezzata e francamente, dopo essermi sbattuta indefessamente per costruirne una nuova, che affronto ogni giorno anche se non ho avuto la fortuna di trovare un compagno di strada, non potrei vivere a latitudini così irraggiungibili. Non penso di essere stata egoista nel pregarla di tenerne conto, credo di averla lasciata volare in libertà e anzi ho costruito con lei ogni suo passo verso altri orizzonti e l’ho cresciuta dandole tutti i possibili strumenti per potermene andare, perché già tanti anni fa era chiaro come stavano le cose per questo paese. Prova a farti aiutare, ma non vergognarti del tuo dolore ed eventualmente di concertare insieme a lei una via percorribile per entrambe. Tanti tanti auguri.

Rispondi a Wendy Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *