Otto anni a Stoccolma

Lettera di Stefy

Ad agosto sono stati otto anni da quando, giovane laureata con lode e apprendista in una azienda di web marketing nel polo incubatore della nostra città, hai annunciato che partivi per una città del nord Europa che, nel nostro immaginario, era solo la patria di ragazze bellissime e biondissime e di una certa spregiudicatezza riguardo al sesso già negli anni sessanta.
Il tutto, secondo te, per fare un’esperienza all’estero prima dei trent’anni, considerando che hai sempre parlato bene l’inglese;  influenzata dalle tue cugine più grandi a diciotto mesi cantavi “lat  timmas” scimmiottando gli Wham e un giovanissimo George Micheal.
Tu e il tuo ragazzo vi siete lanciati con entusiasmo in questa avventura, avete costruito una bellissima famiglia coronata dal nostro splendido nipotino che tra pochi giorni compie tre anni.
Leggere anche il titolo di una rubrica del vostro blog (Nonnaveni) mi fa salire un groppo alla gola e le lacrime agli occhi… eppure sono molto orgogliosa di quello che avete costruito e di come, anche da lontano, partecipate e fate partecipare il vostro piccolo alla nostra vita. Il mio splendido nipotino  è un piccolo vichingo biondo con uno sguardo dolce e profondo e una bella bocca tipica dei caratteri mediterranei che riserva sia ai nonni che a tutti gli altri parenti l’affetto e la tenerezza di una frequentazione giornaliera.
La tecnologia aiuta molto questi rapporti a distanza ,quasi ogni giorno ci vediamo, parliamo e il piccolino ci manda baci con lo schiocco …sul tablet.
Conservo  ancora un biglietto in cui tu, bambina mia, mi consoli della tristezza che vedi nei miei occhi nei giorni che precedono la partenza e il “tornare su”, come dite tu e il tuo compagno, e in cui ringrazi me e tuo padre per averti dato il coraggio e la forza di fare quello che desideravi

Per dirla come nei film americani, “figliola siamo molto fieri di te!”

Hai scritto una bellissima tesi di fine dottorato, siamo sicuri che tutti apprezzeranno il gran lavoro che hai fatto. Noi saremo lì in prima fila ad applaudirti e saremo sempre contenti del tuo lavoro e delle tue scelte anche se talvolta, anche senza motivo, a me che sono la tua mamma salgono le lacrime. Noi mamme siamo fatte così. In bocca al lupo amore mio e amori miei e che la vita vi riservi tanta gioia!

Nonna Stefy

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