“Poscia più che il dolor poté il digiuno” Conte Ugolino (Inf. XXXIII v. 75) ovvero viaggi verso UK nella terza ondata di pandemia

L’esperienza recente di Anna Rita e i suoi consigli

Sarei dovuta partire, insieme a mio marito, il 22 dicembre 2020 per trascorrere le vacanze di Natale a Londra con mio figlio e mia nuora nella loro nuova casa, appena acquistata.
Inutile dire come è andata a finire: volo cancellato il giorno prima.
Da quella data più volte ho provato a riprogrammare il viaggio, alla fine la scelta è caduta per il periodo 5-14 marzo.
Sperando di fare cosa utile a chi volesse raggiungere i propri cari in UK vi racconto la mia esperienza.
Prima di partire dall’Italia Fiumicino Aeroporto (FCO)
La sola compagnia, con voli di linea dall’Italia verso UK, è la British Airways (BA) con partenza da: Roma, Milano, Venezia. Io sono partita dall’aeroporto di Roma – Fiumicino (FCO), in quanto aeroporto più vicino alla mia residenza, e atterrata all’aeroporto di Londra Heathrow T5 (LHR).
Nei tre giorni prima della partenza ho fatto un tampone molecolare e antigenico con esito negativo. Tale esito va prodotto in lingua inglese al vettore.
Ho inoltre acquistato n. 2 Covid test da fare autonomamente il 2° e l’8° giorno di permanenza (costo £ 210). L’acquisto deve essere fatto prima della partenza. All’atto dell’acquisto viene infatti fornito un codice identificativo ID che va riportato, obbligatoriamente sul Passenger Locator Form (PLF) pena il diniego all’imbarco e quindi l’impossibilità ad entrare in UK.
Ho compilato il PLF, in tutte le sue parti almeno 24ore prima della partenza.
Tutti i documenti mi sono stati richiesti più volte e in modo assolutamente scrupoloso sia alla
partenza dall’Italia che all’arrivo a Londra, sia dal vettore che dalle autorità competenti.
A Londra
Il giorno dopo arrivata a Londra mi sono stati recapitati, per posta, all’indirizzo indicato sul PLF, i due Covid test “casalinghi” da fare e spedire, semplicemente imbucandoli (sono preaffrancati), il 2° e l’8° giorno di permanenza.
La risposta ai test arriva entro le 24 ore successive per mail e sms.
Sempre il giorno dopo il mio arrivo mi ha chiamato il call center istituito dal Governo, al numero di cellulare Indicato sul PLF, per assicurarsi della mia situazione/permanenza e sapere se avevo ricevuto i Covid test.
Arrivati in UK si è comunque tenuti a rispettare una quarantena di n.10 giorni che, per uscire dal Regno Unito, si può comunque interrompere anche prima, solo se si è in possesso di un Covid test negativo, effettuato entro 72 ore dalla partenza, e una valida ragione come ad esempio ritornare presso la propria residenza.
Le suddette prescrizioni sono consultabili sul sito del governo www.gov.uk

Partenza da Londra London Heathrow T5 (LHR)
A partire dall’8 marzo tutti coloro che partono dal Regno Unito per altre destinazioni oltre ai documenti di rito (passaporto e carta di imbarco), devono produrre anche una nuova dichiarazione: la Declaration form for international travel in cui dichiarano la loro destinazione.
Il vettore consente l’imbarco solo se in possesso del Covid test negativo non scaduto (cioè fatto entro 72 ore dalla partenza). L’esito può essere mostrato anche attraverso il messaggio sms che arriva al cellulare.
Al check-in mi hanno chiesto di vedere la mail di notifica dell’avvenuto Covid test per sapere a che ora lo avevo fatto. Bisogna quindi rimanere scrupolosamente entro le 72 ore.
Data l’attuale situazione non è possibile fare check-in on line entro le 24 h dalla partenza. Bisogna quindi recarsi in aeroporto con largo anticipo, rispetto alle due ore previste per i voli internazionali.

Arrivo in Italia Fiumicino (FCO)
Nonostante tutti i viaggiatori scesi da BA avessero un Covid test negativo fatto in UK entro le 72 ore dalla partenza siamo stati sottoposti, all’arrivo, ad un ulteriore Covid test (questa volta rapido) in aeroporto.
Il test è gratis e le procedure sono ben organizzate e molto rapide (circa 30 minuti)
Il personale tutto, sanitario e non, è estremamente gentile, comprensivo e disponibile.
Oggi, comunicandolo alla mia Azienda Sanitaria Locale, ho iniziato il mio periodo di isolamento fiduciario con sorveglianza attiva di n.14 giorni.

Considerazioni finali
Nel periodo 5/14 marzo in esame ho effettuato n. 4 tamponi:
n. 1 in Italia prima della partenza
n. 2 nel Regno Unito durante la mia permanenza (2° e 8° giorno di permanenza)
n. 1 all’arrivo in Italia in aeroporto
Non sono in grado di contare le autocertificazioni/form che ho compilato tra UK e Italia…, tante.
Il Regno Unito, dopo una partenza incerta e dichiarazioni del Premier sicuramente discutibili, a partire dal mese di dicembre 2020, ha sicuramente “cambiato passo” sia sul fronte del lockdown che sul fronte del controllo e delle vaccinazioni che vanno avanti ininterrottamente con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Tutto viene codificato e monitorato attraverso il rinvio a link dedicati a cui bisogna accedere per compilare form.
Qualche consiglio:
– se non si hanno valide motivazioni meglio aspettare tempi migliori;
– se dovete/volete partire meglio portarsi un pc per compilare/salvare i form;
– dato il numero elevato di autocertificazioni, sembra banale, ma portate sempre con voi una penna;
– armatevi di molta pazienza perché i controlli sia a FCO che a LHR sono estenuanti
– recatevi con largo anticipo in aeroporto all’andata che per il ritorno.

Anna Rita

PS: mi preme qui sottolineare l’ottimo servizio erogato prima/durante/dopo il volo dalla British Airways (BA). E’ possibile anche telefonare a un call center italiano, che risponde al numero 02.69633602. Un ringraziamento particolare va agli operatori per la loro gentilezza, pacatezza, competenza, capacità di ascolto e problem-solving.

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