Prove tecniche di trasmissione!

Lettera di nonna Angie

È grande il mio nipotino, ha compiuto un anno!
L’abbiamo festeggiato da lontano, purtroppo non ci siamo potuti ancora incontrare.
Adesso è il momento di cominciare una relazione seria, sono la nonna paterna, anche di quelle ce n’è una sola no? Mi voglio far conoscere e soprattutto conoscerlo meglio!
Il mio amore è garantito, il suo me lo dovrò conquistare con il solo mezzo a mia disposizione: uno schermo con la mia immagine e la mia voce.
Così io, che non mi sono mai fatta un selfie e tanto meno un video in primo piano, inizierò a registrarmi per raccontargli ogni tanto delle filastrocche sperando di attirare la sua attenzione. Durante i collegamenti Skype e le videochiamate non siamo mai soli, questi saranno momenti solo per noi. Provo tutte le sensazioni del primo incontro, ne seguiranno tanti altri, non meno importanti vista la distanza che ci separa.
Si fa presto a dire manda un video, un minimo di preparazione ci vorrà e allora ho fatto una prova. Mi sono rivista e bocciata subito!!!
Il soggetto è proprio da aggiustare. Sono partita leggendo con gli occhiali storti perché ho un orecchio più in alto dell’altro. Quando me ne sono accorta ho cercato di toglierli, ma mi sono ingarbugliata col cordino nella la coda dei capelli. Risultato: mi sono impapinata, ho perso il filo del discorso perché non ci vedevo più. Quindi la dovrò imparare a memoria come le poesie a scuola e niente occhiali. D’altronde questa non è una banale lettura da fare a occhi bassi, non lo fanno neanche le giornaliste!
È vero sono orgogliosamente nonna per cui non posso essere giovane, non dico poi che ci sia bisogno di un ritocchino, non lo farò mai, ma quelle rughette intorno alla bocca mentre parlo non le avevo proprio mai viste prima né allo specchio né nelle foto, una spiacevole sorpresa, però non sono certo la mia preoccupazione. Sarà stato il gran caldo o la luminosità dell’ambiente, la pelle del viso sparava una luce innaturale. La prossima volta condizionatore acceso e finestre un po’ più socchiuse.
L’inquadratura va sistemata. Mi accontento di farmi vedere come sono e non con un naso più lungo di quello che ho e un mento esagerato. Occorrerà cambiare l’inclinazione del cellulare per non spaventarlo fin da subito!!!
L’audio no buono. Non si può registrare con i lavori di giardinaggio in corso, auto che vanno e vengono sotto le finestre, la radio accesa nella stanza accanto e magari il nonno che rientra a casa sbattendo la porta d’ingresso. Non credo insonorizzerò la stanza, ma poco ci manca. Il mio piccolino mi deve sentire bene per imparare a distinguere la mia voce.
La location può andare, credo sarà sempre quella. Sono seduta sul letto del suo papà, alle mie spalle si vede un grande poster pieno di fotografie del mio expat da piccolo. Chissà se dopo un po’ di volte le noterà e quando arriverà in questa camera le ricorderà.
Il testo si salva. Per prime le filastrocche più brevi, mi dice mio figlio che la sonorità della lingua è sufficiente. Più avanti passerò a quelle più lunghe, quando l’italiano sarà la sua seconda lingua e capirà il senso delle parole. Lo incanteranno le favole di un tempo o sono passate di moda anche loro?
Bene, ho capito come migliorare la tecnica della ripresa, mi manca un po’ di controllo dell’emozione e un po’ si spontaneità. Il sentimento è tanto, spero passi e gli arrivi.
Aspetterò con gioia il tempo delle dirette con le chiacchiere e il gioco, per ora non vedrò le sue reazioni. Se sarò riuscita a incuriosirlo e a farlo sorridere, sarò felice perché comincerò davvero a essere la sua nonna.

Angie

2 pensieri su “Prove tecniche di trasmissione!

  1. Brava Angie. Tutte noi nonne a distanza ci scervelliamo per far giungere il nostro amore ai nostri nipoti. Quanto è difficile trasmettere, attraverso uno schermo,l’amore, la gioia e la tenerezza che abbiamo per loro. Riuscire a colmare i vuoti, le mancate presenze ai momenti più importanti della loro vita. Riuscire a catturare la loro attenzione, per fargli imprimere nel cuore e nella mente la nostra voce, il nostro volto, cercare di lasciare un ricordo che gli serva nei momenti in cui ci vorrebbero vicine. Ci inventiamo di tutto pur di essere presenti nella loro vita. Grazie alla tecnologia le distanze si accorciano, ci sentiamo confortati affacciati allo schermo del cellulare o del PC, guardando scorci della loro vita. Ti auguro, vi auguro e mi auguro di poter prestissimo abbracciare in presenza i nostri nipotini.

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