Quando le mamme decidono di trasferirsi…per continuare a sostenere i figli

Lettera di mamma Lella

Sono calabrese ed ho tre figli, due dei quali vivono e lavorano dopo aver conseguito la laurea, master e altro, in Toscana: uno è sposato ed ha un bambino, il più piccolo (si fa per dire) ha trenta anni e si trova a Londra.

Ho vinto la paura dell’aereo per poter andare più spesso in Toscana. Per “il piccolo” è più dura: vive e lavora a Londra dopo aver studiato e conseguito la laurea a Pisa, ormai da cinque anni; anche lui mi ha fatto conoscere la sua casa, il suo quartiere, il suo ufficio attraverso Skype e le videochiamate di WhatsApp.

Benedetta sia la tecnologia e benedetta sia anche la pazienza che i miei figli hanno avuto con me per insegnarmi l’uso di questi “meravigliosi strumenti “.

Quest’anno ho scelto di lasciare, almeno per gran parte dell’anno, la mia casa in Calabria, comoda, grande, piena di tante cose, ma vuota di affetti… solo ricordi che lasciano il cuore gonfio di tristezza, ma come dice Brunella… senza piangersi addosso.

Eccomi qui in una piccola casetta a Pisa, ma vicina ai miei ragazzi e al mio adorato nipote, dove mi sento anche più vicina al mio Francesco, ormai “British”. Vado a trovarlo una volta l’anno insieme ai suoi fratelli, di più purtroppo non si può…Lui viene quando può… anche a lui mancano gli affetti della sua famiglia, fa tanti sacrifici ed ogni giorno deve affrontare tanti ostacoli e problemi ma sono orgogliosa e fiera di lui perché, nonostante tutto, ce l’ha fatta!
I miei figli ce l’hanno fatta! Continuiamo a sostenerli con forza e amore, questi sono i veri successi!

 

Mamma Lella

6 pensieri su “Quando le mamme decidono di trasferirsi…per continuare a sostenere i figli

  1. Invidio tutti quei genitori che dicono di essere felici quando vedono i loro figli felici e cose del genere. Io sono un disastro….mia figlia è a Londra da due anni (aveva 19 anni quando è partita) e a me manca come l’aria che respiro. Eravamo una bella famiglia semplice e unita e ora ci vediamo quattro volte all’anno. Ma non siamo tutti uguali e io questa cosa l’ho presa proprio male….uffa!

    1. Annamaria, forse dire di essere felici e’ solo un modo per consolarci con noi stesse.
      Io credo che essun genitore sia mai felice di essere separato dai propri figli e per tanto tempo…
      A luglio saranno 14 anni dalla partenza del mio primo figlio e circa sette dalla partenza della
      seconda figlia e… ancora non mi sono abituata.
      Potrei dirti che sono io ad invidiarti perche’ tua figlia e’ a Londra e riuscite a vedervi 4 volte l’anno;
      ci sono tante mamme che non incontrano i figli anche per 2 anni perche’, casomai, sono in Australia.
      Sorridi e sappi che su questo blog puoi contare su tante mamme come te.

    2. Ma Londra è “vicina” puoi andarci anche nel weekend ed i voli costano pochissimo.
      Quando mio figlio che ha 22 anni e quindi penso sia coetaneo di tua figlia, era a Edimburgo dove ha iniziato l’università a 19 anni in due ore era a Malpensa dove noi correvamo a riprendercelo.
      Augurati che non le venga in mente di attraversare l’Atlantico e di fare come mio figlio che accettato al California Institute of Technology (Caltech) dove sta studiando con borsa di studio, si sta facendo convincere dagli stessi Prof. Americani a fare la specialistica in California perché lui studia Ing. Elettronica e qui si trova benissimo….
      Io spero tanto che torni in Europa dove lo sentivo “a casa”.
      Quindi non essere triste. Corri a prenotarti un volo per Londra e fai una bellissima sorpresa a tua figlia
      Un abbraccio di cuore ❤️
      Maria Grazia.

  2. Anche i miei genitori fecero la stessa scelta agli inizi degli anni 90. Noi, 2 figli, studiavamo a Pisa, meta di molti calabresi. Ringrazio ogni giorno per il coraggio che hanno dimostrato e per l’esempio dato a noi figli. Oggi dopo 30 anni, sono io mamma di un figlio che a soli 18 anni è andato a studiare a Bruxelles ed il mio sogno è poter raggiungerlo…prima o poi!

  3. Mio figlio maggiore vive ormai a Madrid dove sta consolidando la sua nuova famiglia. Sono convinta che anche il secondo seguirà la strada del fratello. E noi genitori resteremo qui a Roma da soli? Nient’affatto, venderemo casa e ce ne compreremo una a Madrid. Torneremo a stare tutti insieme.

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