Un ospedale di cristallo

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Dedicata ai malati

Ho immaginato un ospedale col soffitto di cristallo
se ancora non esiste bisognerebbe inventarlo
per sentire il sole che scaldi ogni pensiero
che faccia sentire il dolore almeno più leggero

il giorno osservare il volo degli uccelli
in un cielo dipinto con delicati acquerelli
guardare le nuvole come in una passerella
il tempo dedicato a cercare la più bella

la notte più buia illuminata dalle stelle
che portino speranza come tante fiammelle
per qualcuno una cometa con una lunga scia
che raccolga l’ultimo desiderio e con sé lo porti via.

Ho immaginato un ospedale posato su un bel prato
il più verde di tutti per chi non ha più fiato
nei respiratori solo tiepida brezza di primavera
che faccia sognare una passeggiata vera

la più lunga la più faticosa
per la fine di una vita avventurosa
il profumo di un fiore nell’ultimo respiro
che fermi il tempo nell’attimo di un sospiro.

Giulia Grosso

(Image: Vincent Van Gogh – L’ospedale di Arles)

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