Un pomeriggio di malinconia

Lettera di mamma Cristina

Eccomi di nuovo a scrivere, mi sono da poco ripresa dalla partenza di mia figlia ed oggi Federico,che è a Bristol per un soggiorno di studio/lavoro, mi ha detto che è stato confermato full-time per l’attività che svolge.
Che dire? Gli ho chiesto se era contento e mi è sembrato un po’ incerto, forse un po’ stanco…
Quando ci siamo salutati e ho chiuso la chiamata, beh mi è venuta una gran voglia di piangere!
Ci sono momenti in cui questa lontananza pesa tanto e vorresti essere lì e forse anche solo con uno sguardo essere vicino… forse anche per lui non è sempre facile, ma mai gli direi quanto è difficile per me!
Ecco, basta: scrivere mi è servito per scacciare in questo pomeriggio di luglio in montagna, con la casa un po’ silenziosa e vuota, la malinconia… Valeria e Federico sono bravissimi ed io sono molto orgogliosa di loro e cerco di essere loro vicina soprattutto con il cuore!

Cristina

2 pensieri su “Un pomeriggio di malinconia

  1. Conosco bene questa malinconia, i pomeriggi in solitudine aspettando una chiamata e poi chiudi il telefono e mille pensieri ti assalgono, sentire che ogni giorno allunga la distanza. Loro diventano adulti senza la nostra vicinanza.

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