“Uno qui, l’altro li’ : il super disagio”

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Qualche tempo fa, durante una “skypata”, uno dei miei due cervelli in fuga negli Stati Uniti comunica che, per motivi di lavoro, si trasferirà con tutta la famiglia per sei mesi in Europa. Un avvicinamento temporaneo insperato! D’istinto sprizzo fecilità da tutti i pori: potremo vederci più spesso, non avremo il problema del malefico fuso orario, le bambine potranno passare del tempo da sole con noi, potremmo organizzare una vacanza tutti insieme, abbatteremo i costi dei biglietti aerei e faremo altre cento cose meravigliose consentite da una distanza ravvicinata ma: “Mamma, sembravi entusiasta ma ti sei rabbuiata; che succede?” ed io rispondo (con un pò di vergogna) “È perchè mi lasci tua sorella da sola laggiù…” (la sorella, cioe’ mia figlia, vive anch’essa in USA)

Badate bene che, pur vivendo entrambi i miei figli oltreoceano, di fatto abitano a 1.400 chilometri di distanza e non è che si incontrino tutti i weekend.

Ma a me, questo fatto che, almeno logisticamente, sarà più facile stare con un figlio e meno con l’altra proprio non mi è sceso giù. E così, anzichè iniziare a studiare tutto sulla nuova sistemazione europea del primo expat, ho comprato un biglietto aereo per raggiungere l’altra.

2 pensieri su ““Uno qui, l’altro li’ : il super disagio”

  1. Mille volte ho rinunciato ad andare a trovare uno dei miei figli perché non sarei potuta andare dall’altro.
    Vi chiedo di fare una riflessione sulla Pasqua 2017. Volo Palermo-Madrid, dove vive mia figlia, il giovedì santo. Permanenza a Madrid fino alle 12 del giorno di Pasqua. Volo Madrid-Bergamo, mio figlio vive in provincia di Milano, il giorno di Pasqua alle 13,30 circa. Permanenza a Milano. Martedì dopo Pasquetta volo Bergamo-Trapani dove viviamo io e mio marito. Organizzare il tutto rispettando gli impegni di lavoro di figlia, figlio e nuora evitando di creare problemi nell’uffico dove lavoro io è stato complicato. L’aspetto peggiore, però, afferiva il mio cuore: metà felice mentre ero con uno, l’altra metà sanguinante perché non ero anche con l’altra

    1. Come ti capisco! Io ne ho uno a Madrid e l’altro a Berlino e nonostante l’Europa hanno vacanze scolastiche differenti e mettere insieme tutta la famiglia è una gran fatica!

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